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mercoledì 15 luglio 2009



aspettando di entrare nell'arena.......
BRINDIAMO A NOI.....ALLO SPETTACOLO....A QUESTO BELLISSIMO WEEK END


LA TRAMA DELL'AIDA

Grande sala del palazzo del re a Menfi. Ramfis, capo dei sacerdoti, condivide con Radamès, valoroso capitano dell’esercito faraonico, i timori di una nuova invasione degli Etiopi .Radamès sogna di essere il prescelto, per ritornare dall’impresa cinto di allori e per ridare trono e patria alla donna che ama: Aida, figlia del re d’Etiopia, caduta in mani egiziane.Ma di Radamès è invaghita anche la figlia del re d’Egitto, Amneris, che sospetta nella schiava una umiliante rivale. Un messaggero porta intanto la notizia che orde etiopi, guidate dal loro monarca Amonasro, hanno varcato i confini e marciano su Tebe. È la guerra. Al cospetto delle guardie, dei capitani, dei ministri e dei sacerdoti, il re annuncia il nome dell’eroe designato: Radamès.
Le trombe della vittoria richiamano la popolazione alla cerimonia del trionfo. La folla si accalca alle porte di Tebe. Il re, siede sul trono con la figlia Amneris, tra le ovazioni del popolo, fa il suo ingresso Radamès. Amneris lo incorona con il serto dei vincitori, il re promette solennemente di soddisfare ogni suo desiderio. Con la generosità degli eroi il condottiero chiede che siano radunati i prigionieri e domanda per loro vita e libertà, non sapendo che tra di essi si nasconde Amonasro.
Aida attende Radamès, Amonasro però precede il nemico e convince la figlia a tradire l’amante per salvare il suo popolo. Per questo Aida dovrà farsi rivelare dall’ignaro Radamès i piani di battaglia dell’esercito faraonico. Oppressa dall’angoscia, la schiava incontra l’innamorato simulando serenità e ottiene le informazioni richieste dal padre. Non pago, Amonasro esce dal nascondiglio dove ha ascoltato ogni parola, si presenta a Radamès come il re degli Etiopi. Ma Amneris, spia infaticabile, denuncia il complotto ai sacerdoti e alle guardie. Grazie all’aiuto di Radamès, Amonasro e Aida riescono a fuggire, mentre il giovane si consegna a Ramfis, rassegnato a pagare la propria colpa.
Una sala maestosa nel palazzo del re d’Egitto, sulla sinistra la porta che conduce ai sotterranei delle sentenze. Combattuta tra il risentimento e l’amore Amneris ordina che le sia condotto il prigioniero. Vuole salvare, con la vita dell’uomo che ama, la sua stessa felicità, il matrimonio a lungo sospirato. Ma Radamès è ormai deciso a non opporsi al destino, né intende più nascondere i sentimenti che lo legano ad Aida
Radamès sta per essere murato. I sacerdoti chiudono il sotterraneo, Radamès pronuncia per l’ultima volta il nome di Aida e, come in sogno, la donna gli appare. Non è una visione, Aida è venuta a morire con lui Gli innamorati si abbracciano e si congedano, uniti e senza rimpianti, dal mondo crudele che li ha condannati .
Sopra di loro Amneris, vestita a lutto, prega sulla tomba dell’amato, invocando la pace.







martedì 14 luglio 2009







lunedì 13 luglio 2009


PIAZZA DELLE ERBE


la Piazza si prepara ad accogliere i turisti che per l'ora di cena si riversano qui per mangiare o per prendere l'aperitivo in uno dei tantissimi locali che si affacciano e "nascondono" la Piazza, rallegrati dalla musica e dal chiacchiericcio delle bancarelle che vendono souvenir.


Spriz (si scrive così?) buono

sullo sfondo la collina di Castel San Pietro




PONTE NAVI

gentile concessione di due passanti stranieri che Luisa ha ovviamente fermato e costretto a fotografarci :O)


questo fantastico panorama è dal Castel San Pietro..sulla collina intorno a Verona

ed ecco la "casa" più famosa di tutta Verona......la casa di Giulietta!
Tutte le volte che torno a Verona x qualche motivo torno sempre a fargli visita e tutte le volte mi stupisco di quanta gente passa mezz'ora in fila x potersi far fotografare da amici e parenti accanto alla statua con la mano sul seno di questa povera Giulietta ormai consumato dal passaggio dei turisti.
I 6€ per visitare la casa sono il costo di una visita emozionante x chi ha amato la famosissima storia dei Montecchi e dei Capuleti e la foto sul balcone è un classico.....


ed ecco la nostra Giulietta alias Luisa

Il castello, imponente edificio civile del medioevo veronese, fu costruito tra il 1354 e il 1356 per disposizione di Cangrande II della Scala. Il progetto fu concepito dagli Scaligeri come difesa sia dalle invasioni che dalle ribellioni popolari. L'area circostante permetteva l'uscita dalla città in modo agevole e veloce: percorrendo il ponte scaligero, ad uso esclusivo della nobile famiglia, la via d'accesso verso il nord lungo la valle dell'Adige era un riparo sicuro.




e dopo l'ennesima visita ad un'altra Chiesa, ci avviamo verso la macchina...
nonostante la stanchezza e il caldo, non abbiamo potuto evitare di ascoltare due ragazzi che commentano la presenza di lucchetti appesi al ponte a simboleggiare promesse d'amore come quelli di ponte Milvio a Roma...
lui rivolto a lei dice "è qui che Scamarcio ha scritto il libro?"
e lei " ma no è a Firenze!"......
SARA' STATO IL CALDO O SARA' STATA L'ASSOLUTA MANCANZA DI CONOSCENZA ANCHE PER IL GOSSIP PIU' BECERO???.....
Luisa ha optato per la seconda